L’allineamento, la precisione, la sequenza e la durata delle posture sono le caratteristiche di questo metodo che agisce a livello fisico, fisiologico, emozionale e mentale.
Altra caratteristica peculiare del metodo è l’uso di supporti che permettono a ogni praticante di eseguire le asana (posizioni) e il pranayama (controllo del respiro) rispettando le proprie limitazioni e di trarne i benefici desiderati.
L’importanza degli allineamenti
L’Iyengar®Yoga è famoso soprattutto per l’importanza attribuita alla correttezza dell’allineamento del corpo durante l’esecuzione delle asana (posizioni). Un corretto allineamento permette di raggiungere un miglior equilibrio con un minor sforzo muscolare e di sviluppare la consapevolezza del proprio corpo che si riflette in tutti gli aspetti della vita, migliorando lo stato di salute ed il benessere.
La consapevolezza del corpo
L’allievo, attraverso la pratica, accresce la conoscenza e l’intelligenza del corpo in modo tale da correggere la posizione senza compensare in altre parti. Tale consapevolezza si sviluppa con la capacità di ricordare e mantenere le correzioni fatte dall’insegnante, inoltre fornisce gli strumenti per “aprire” quelle parti del corpo che prima erano bloccate. Per tutte queste caratteristiche con la pratica dell’Iyengar® Yoga si ottengono risultati di enorme rilievo nel miglioramento del benessere del corpo e della mente.
Le relazioni
B.K.S. Iyengar con il suo insegnamento ci ha fatto capire le relazioni che intercorrono tra le varie parti del corpo per poter lavorare in maniera corretta.
Ci ha insegnato che la colonna vertebrale riceve il lavoro delle gambe e delle braccia: regola fondamentale che sta alla base di tutte le asana. Per esempio, sia nelle posizioni in piedi che nei piegamenti all’indietro, è l’azione dei piedi e delle gambe che fa allungare la colonna vertebrale.
B.K.S. Iyengar ha così dimostrato che le asana non sono semplicemente un insieme di regole codificate in un lontano passato, ma riguardano l’esplorazione, la scoperta e la padronanza delle relazioni fra le varie parti del corpo.
L’azione ed il movimento
Praticando l’Iyengar®Yoga si scopre la differenza fra azione e movimento. Da principianti l’attenzione è rivolta esclusivamente a tutto ciò che si può definire movimento fisico.
In seguito, con una pratica costante, gli allievi impareranno ad usare tutti i tipi di percezione per sentire non solo ciò che avviene all’esterno del corpo ma anche quello che avviene al suo interno.
Allora, come dice Iyengar: “la mente fa da ponte fra i movimenti muscolari e gli organi della percezione e apre le porte all’intelletto connettendolo con tutte le parti del corpo“.
L’uso dei sostegni
Un altro aspetto caratteristico della pratica e dell’insegnamento dell’Iyengar®Yoga è l’uso di semplici sostegni o attrezzi, quali blocchi di legno, coperte, corde e panchetti, che permette a chiunque di trarre beneficio dalla pratica, anche a persone con problemi fisici e anziani.
Uno degli scopi dell’uso dei sostegni è permettere agli allievi di rimanere più a lungo in una posizione. Mantenere una posizione per un tempo molto breve limita i benefici al solo livello fisico mentre rimanerci per un tempo più lungo permette di ottenere dei benefici anche a livello organico e mentale.